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ADRANKA CERGOL, UNIVERSITÀ DI LITORALE, SLOVENIA
“...PER SEGUIR VIRTUTE E CANOSCENZA” (INF. XXVI 120): LE TRACCE DI DANTE NELLA
POESIA DI FRANCE PREŠEREN

Seppure da una veloce analisi delle fonti possa sembrare che tra le tre Corone fiorentine sia stato Petrarca
colui che abbia maggiormente influito sulla poetica di France Prešeren, è pur sempre possibile ritrovare
le tracce del sommo vate italiano nella poetica del Romanticismo sloveno, prendendo soprattutto in
considerazione l’eccezionale erudizione dell’amico Matija Čop, considerato tutt’oggi il maggiore dantologo
sloveno. Lo dimostrano alcuni versi di Dante trascritti a fianco delle poesie nei manoscritti del poeta sloveno,
l’armonia e i contenuti della loro forma poetica preferita – il sonetto, la ‘risonanza morale’ espressa da Andrej
Capuder, il loro comune fervore nell’affermazione della lingua madre e non da ultima la figura della donna, da
una parte Beatrice nella Divina Commedia e dall’altra Bogomila nel poema Il Battesimo presso la Savica. Lo scopo
del presente contributo è di riprendere tutte le tracce che sono state finora presentate e di ricercare non solo
quelle letterarie, ma anche i legami filosofici e spirituali che legano i sommi poeti delle due nazioni europee.
Parole chiave: France Prešeren, Dante Alighieri, dantologia slovena, figura della donna

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