Page 32 - Zakaj Črtomir ne umre? Preobrazbe nacionalnega mita: zbornik povzetkov. Koper: Založba Univerze na Primorskem.
P. 32
RNEST ŽENKO, UNIVERSITÀ DEL LITORALE, SLOVENIA
SCISSIONE E TOTALITÀ: IL BATTESIMO PRESSO LA SAVICA COME MITO COSTITUTIVO
La filosofia moderna, con Descartes e Locke, ha compiuto una svolta in cui ha sostituito l’interesse per la
realtà oggettiva esterna con l’esplorazione della coscienza. Hegel mostra in seguito che tale ricerca può essere
collegata anche a fenomeni collettivi (comunità, nazione, stato, ecc.) che interpreta e colloca nel contesto
storico sulla base della sua Fenomenologia dello spirito. Il Battesimo presso la Savica di Prešeren è un’opera
letteraria che si interseca con la vita della comunità in due modi inscindibili: da un lato come ricostruzione
della protoscena (Freud) che mantiene il fascino del passato, e dall’altro come legittimazione della comunità,
in termini di ripetizione all’interno dell’apparato ideologico dello Stato (Althusser). Su questa base, il Battesimo
può essere collocato nella categoria dei miti costitutivi e la sfida fondamentale posta da questo testo non è
nel suo rapporto con la storia o nella funzione poetica del linguaggio, ma nel suo effetto. Nel suo contributo,
l’autore tratta il poema di Prešeren in relazione allo sviluppo della coscienza o autocoscienza, che nel periodo
del cristianesimo medievale è a un livello per il quale Hegel usa il termine “coscienza infelice” (unglückliches
Bewusstsein) ed è essenzialmente scissa o in altre parole coscienza divisa. La questione dell’effetto che si
pone in questo contesto si riferisce sia alle conseguenze della scissione originale che Prešeren tematizza
nell’Introduzione, sia al successo della totalizzazione (colmare il divario o coprire la differenza) che realizza nel
Battesimo. Se percepiamo il Battesimo presso la Savica come un mito costitutivo, la risposta non può essere
meramente accademica, poiché da essa dipende il destino dell’intera comunità.
Parole chiave: France Prešeren, Battesimo presso la Savica, mito costitutivo, filosofia della scissione, totalità
30
SCISSIONE E TOTALITÀ: IL BATTESIMO PRESSO LA SAVICA COME MITO COSTITUTIVO
La filosofia moderna, con Descartes e Locke, ha compiuto una svolta in cui ha sostituito l’interesse per la
realtà oggettiva esterna con l’esplorazione della coscienza. Hegel mostra in seguito che tale ricerca può essere
collegata anche a fenomeni collettivi (comunità, nazione, stato, ecc.) che interpreta e colloca nel contesto
storico sulla base della sua Fenomenologia dello spirito. Il Battesimo presso la Savica di Prešeren è un’opera
letteraria che si interseca con la vita della comunità in due modi inscindibili: da un lato come ricostruzione
della protoscena (Freud) che mantiene il fascino del passato, e dall’altro come legittimazione della comunità,
in termini di ripetizione all’interno dell’apparato ideologico dello Stato (Althusser). Su questa base, il Battesimo
può essere collocato nella categoria dei miti costitutivi e la sfida fondamentale posta da questo testo non è
nel suo rapporto con la storia o nella funzione poetica del linguaggio, ma nel suo effetto. Nel suo contributo,
l’autore tratta il poema di Prešeren in relazione allo sviluppo della coscienza o autocoscienza, che nel periodo
del cristianesimo medievale è a un livello per il quale Hegel usa il termine “coscienza infelice” (unglückliches
Bewusstsein) ed è essenzialmente scissa o in altre parole coscienza divisa. La questione dell’effetto che si
pone in questo contesto si riferisce sia alle conseguenze della scissione originale che Prešeren tematizza
nell’Introduzione, sia al successo della totalizzazione (colmare il divario o coprire la differenza) che realizza nel
Battesimo. Se percepiamo il Battesimo presso la Savica come un mito costitutivo, la risposta non può essere
meramente accademica, poiché da essa dipende il destino dell’intera comunità.
Parole chiave: France Prešeren, Battesimo presso la Savica, mito costitutivo, filosofia della scissione, totalità
30